Supportare l’industria mentre il mondo progettaun domani sostenibile.

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Amanda Williams, Head of Sustainability (Steam Specialties)

Amanda Williams

Head of Sustainability (Steam Specialties)

15/08/2023

Supportare l’industria mentre il mondo progettaun domani sostenibile.

Il sistema di generazione energetica produce 49,4 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno e il 24,2% di quella notevole quantità deriva dell’utilizzo di energia da parte dell’industria.

Con un fabbisogno energetico destinato a crescere, la sfida principale è come riuscirci riducendo al contempo le emissioni di carbonio.

Se le proiezioni sono corrette, il sistema energetico dovrà raddoppiare la sua produzione tra il 2020 e il 2050. In combinazione con la continua variabilità dei prezzi e la necessità di maggiore flessibilità e accesso a fonti a emissioni zero, la portata della sfida è immensa.

Si tratta di uno dei problemi più urgenti che affliggono il pianeta mentre progrediamo verso un futuro più sostenibile. La necessità di cambiamento è evidente e il ruolo dell’industria sarà decisivo per realizzarlo.

Come può cominciare l’industria?

L’efficienza energetica è la prima pietra sulla strada per raggiungere lo zero netto. Aumenta l’affidabilità, la resilienza e la sicurezza, oltre a migliorare potenzialmente la produttività e a ridurre le emissioni di CO2. Il suo valore è già dimostrato: senza i miglioramenti in termini di efficienza realizzati dal 2020, il mondo userebbe oggi il 13% di energia in più e le emissioni di carbonio correlate sarebbero superiori del 14%.

Da oltre tre secoli, il vapore è importante per l’industria e continua a essere fondamentale per la sterilizzazione, lo scambio termico e innumerevoli processi critici. La produzione e la distribuzione del vapore alimentano un processo circolare che consente il riciclo dell’acqua e l’opportunità di recuperare energia. Abbiamo supportato un’azienda statunitense del settore Food and Beverage nell’installazione di un impianto per il recupero della condensa che ha comportato un risparmio annuale di 250.000 dollari oltre a un risparmio sull’acquae una riduzione delle emissioni di carbonio, e ha eliminato l’esigenza di una fonte di calore separata per l’acqua di alimento.

I prodotti per il vapore di Spirax Sarco venduti nel 2020 hanno risparmiato emissioni di CO2 per 18,2 milioni di tonnellate all’anno. Un dato che equivale a 8,8 milioni di auto tolte dalla strada o a 828 milioni di alberi adulti, e c’è ancora tanto da risparmiare.

L’industria può aumentare l’efficienza in molti modi. Conducendo audit energetici, garantendo che gli impianti siano sempre in buono stato grazie alla manutenzione periodica e adottando strumenti di ottimizzazione basati sui dati.

Le tecnologie attualmente disponibili

Il vapore rappresenta il 35-40% del consumo energetico totale dell’industria, quindi affrontare la generazione del vapore è fondamentale per sostenere l’industria lungo il cammino verso la decarbonizzazione. La tecnologia esistente e le alternative innovative in via di commercializzazione consentiranno all’industria di conservare le attuali infrastrutture e di usufruire delle eccellenti proprietà del vapore.

L’industria dovrà riconoscere che non esiste un’unica soluzione, quanto piuttosto una serie di opportunità da sfruttare. Per soddisfare il fabbisogno termico e grazie alle fonti di energia rinnovabili, l’uso diretto di elettricità a basse emissioni di carbonio anziché di combustibili fossili rivestirà un ruolo di primaria importanza nella generazione del vapore.

Ulteriori risparmi potrebbero derivare dall’aggiornamento degli elementi elettrici nelle esistenti caldaie a combustibili fossili per eliminare le emissioni scope 1, e scope 2 se l’elettricità viene prodotta da fonti rinnovabili. Il passaggio a caldaie elettriche o gli stabilimenti possono anche sfruttare l’installazione di soluzioni di accumulo avanzate, come una batteria a vapore, per acquisire l’energia rinnovabile in eccesso da utilizzare per gestire i picchi di carico o eseguire un processo decentralizzato.

Un’altra opzione è l’uso di idrogeno verde per riscaldare l’acqua e generare vapore. Sebbene l’infrastruttura di idrogeno richieda ulteriori sviluppi, le caldaie a gas ibrido e predisposte per l’idrogeno sono già disponibili. Gli stabilimenti possono anche approfittare dell’installazione di elettrolizzatori che trasformino l’eccesso di energia da fonti rinnovabili in idrogeno accumulabile fino al momento del bisogno.

Infine, ulteriori opzioni possono includere pompe di calore per processo e calore, oppure la gestione della fonte di energia con la combustione di rifiuti organici ottenibili da sottoprodotti alimentari. Questa e altre fonti sono utilizzabili per mantenere le attuali caldaie e convertirsi a opzioni bio come il bio GPL attraverso la digestione anaerobica o passare a combustibili sintetici o elettrocarburanti come l’olio vegetale idrotrattato o i combustibili Power-to-Liquid. Queste alternative sono un’altra fonte di energia a basse emissioni di carbonio.

Tutte queste tecnologie e fonti avranno un ruolo importante.

L’industria deve evolversi

Oggi, l’industria si affida al vapore per la sua stessa esistenza. Questa Natural Technology continuerà a essere insostituibile in quanto è un metodo flessibile, efficiente e affidabile di scambio termico. Dagli enormi impianti petrolchimici alle piccole lavanderie, contribuisce a produrre gli alimenti di cui abbiamo bisogno, a mantenere sicure le strutture sanitarie.

Abbiamo già la tecnologia per procedere verso un futuro globale a zero emissioni mantenendo i processi esistenti. Accompagnate da nuovi entusiasmanti sviluppi, Spirax Sarco e Gestra supportano i clienti di tutto il mondo nel raggiungimento dei loro obiettivi di decarbonizzazione.

1) https://iea.blob.core.windows.net/assets/2b3b06b0-2bdc-4f4d-8fd9-f0846ba5ac99/SecurityofCleanEnergyTransitions2022.pdf
2) https://www.spiraxsarco.com/customer-stories/condensate-recovery-for-chocolate-manufacturer
3) https://www.spiraxsarcoengineering.com/sites/spirax-sarco-corp/files/2021-08/Investor-Presentation-March-2022.pdf
4) SSO-Manual-Print-FINAL-20161109-One-Page-V2.pdf (unido.org)

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